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5° CONCORSO FOTOGRAFICOIl quartiere di San Michele in concomitanza con la festa patronale, organizza il 5° Concorso fotografico dal titolo Punti di vista.
“Viviamo in un mondo di immagini, dove è l’immagine a sancire e promuovere la realtà del reale” ecco ciò che scrive l’antropologo Marc Augé. Guardiamo, ma non osserviamo e quindi ci abituiamo a sorvolare e vivere in un mondo di immagini confuse. La fantasia abbandona il quotidiano per lasciare lo spazio all’abitudine, lasciandoci guidare da immagini ordinarie che non consentono stimoli. L’idea è di scardinare l’ordinario, come fece Aleksandr Rodcenko che negli anni ’30 iniziò una ricerca fotografica rivoluzionaria per la sua epoca. Egli mostrava il quotidiano in una nuova prospettiva, che risultava inusuale e ambigua. In questo concorso fotografico chiediamo di osservare “il mondo” da un diverso punto di vista, lasciando spazio all’immaginazione e far scaturire nello spettatore un interrogativo che può non avere una risposta. L’immagine può spaziare in qualsiasi direzione arrivando anche ad una totale astrazione. Come scrisse Bruno Munari le fantasia è “la facoltà più libera delle altre...è libera di pensare qualunque cosa, anche la più assurda, incredibile, impossibile”. POTETE SCARICARE IL MODULO DI PARTECIPAZIONE DIRETTAMENTE DA QUI:
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4° CONCORSO FOTOGRAFICOIl quartiere di San Michele in concomitanza con la festa patronale, organizza il 4° Concorso fotografico. Il tema di quest’anno si intitola NONLUOGHI, i luoghi dell’abbandono. A volte, percorrendo stretti sentieri che si fanno spazio tra gli alberi di un bosco, capita di trovarsi di fronte ad una vecchia casa. Le fessure sul tetto attraverso le quali filtra la luce, i vetri delle finestre infranti dalle intemperie, i rampicanti che crescono lungo i muri, la avvolgono nel tentativo di nasconderla e renderla un luogo impenetrabile. Un vecchio edificio che costeggia una strada trafficata, passa inosservato agli occhi dell’automobilista che tutti i giorni percorre quel tragitto quasi meccanicamente e ai suoi occhi, quel cumolo di mattoni e cemento, scompare. Ogni singolo dettaglio rende queste strutture invisibili. Si possono definire “fantasmi” della città che si nascondono in piena vista. I “nonluoghi” sono spazi dimenticati ed abbandonati a se stessi, che però sono investiti di senso. Ogni nonluogo, prima di essere tale, era un luogo con un’identità e una storia, legata alla memoria di chi lo ha vissuto. Ogni fotografo ha la possibilità di offrire il proprio punto di vista per dare una nuova vita a questi spettri dimenticati da tempo. Attraverso la fotografia è possibile far rivivere questi luoghi, cercando di mostrarli sotto una diversa luce.
POTETE SCARICARE IL MODULO DIRETTAMENTE DA QUI:
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